Malato cronico non autosufficiente

Il malato cronico non autosufficiente è una persona affetta da una malattia i cui sintomi perdurano nel tempo, manifestandosi a fasi alterne di remissione parziale e di riacutizzazione, e CHE NON È IN GRADO DI VIVERE IN MANIERA AUTONOMA.

In tutti i casi i sintomi non sono destinati a scomparire: le terapie mediche possono comportare miglioramenti anche significativi, che, tuttavia, non saranno mai risolutivi.

Una peculiarità di queste malattie è la loro grande varietà: possono essere considerate tali cardiopatie, insufficienze respiratorie, malattie tumorali, ictus, diabete, malattie neurologiche e neurodegenerative (Alzheimer e altre forme di demenza, Parkinson ecc.), nonché alcune di origine virale come AIDS o epatite. (leggi due casi emblematici di malattie croniche)

In Italia questo fenomeno colpisce circa il 2% della popolazione e, nonostante la cospicua normativa in vigore, il sistema sanitario nazionale ha mostrato gravi falle nella gestione dei pazienti interessati, scaricando spesso ogni responsabilità ed onere in capo alle famiglie dei pazienti.

In tutti i casi descritti le esigenze sanitarie e socio-sanitarie dei pazienti sono INDIFFERIBILI (quindi non rinviabili in liste d’attesa né passibili di interruzione/sospensione delle cure) in relazione ai loro quadri clinici e patologici.