Bollette luce e gas: occhio alle truffe

Moltissimi, troppi italiani quotidianamente subiscono truffe telefoniche o porta a porta nell’ambito delle utenze di luce e gas.

Da una recente indagine condotta da alcuni istituti di ricerca sono circa 3,1 milioni gli italiani che negli ultimi 12 mesi hanno subito una truffa nell’ambito delle utenze luce e gas, con un danno economico complessivo stimato di oltre 505 milioni di euro (con un danno medio pari a 162 euro per truffato).

Da detta indagine è emerso che tra gli intervistati (circa 7,1%) che proprio le utenze di luce e gas sono state le più frequenti truffe subite, prima delle truffe sulle carte elettroniche (6,5%) e la telefonia mobile (5,2%).

Tra le modalità più diffuse per i tentativi di truffa vi sono i finti call center (circa il 44%) e le visite porta a porta (circa il 31%), finalizzati sia alla sottoscrizione di un nuovo contratto, ma anche a sollecitare pagamenti in modo fraudolento e/o a raccogliere dati personali e sensibili.

Purtroppo la maggioranza delle persone frodate non denuncia la truffa e ciò accade per diversi motivi:

  • danno economico basso
  • certezza di non recuperare quanto perso
  • vergogna

E’ necessario prestare molta attenzione a chi propone telefonicamente o bussando alla nostra porta dei prodotti/contratti molto vantaggiosi o ci chiede di fornire dei dati.

Molti degli intervistati nel sondaggio, infatti, hanno dichiarato di essere “caduti” nella truffa in quanto i sistemi o canali utilizzati portano a far credere alla bontà e veridicità dell’operazione: spesso vengono utilizzate le comunicazioni a mezzo e-mail oppure via messaggio (sia SMS che WhatsApp), comunicazioni ingannevoli che spesso replicano nei contenuti e nell’aspetto quelle regolarmente inviate ai clienti.

Più capitare che sia sufficiente inviare il proprio codice Pod o Pdr (numeri identificativi rispettivamente delle forniture di luce e gas stampati sulle bollette) e ci si trova intestato un nuovo contratto di fornitura.

Dal campione analizzato risulta che i soggetti di sesso maschile sono quelli maggiormente truffati e che, dal punto di vista anagrafico, la fascia di età maggiormente soggetta a truffa è quella 35-44 anni.

A prescindere dal canale utilizzato, è opportuno verificare sempre l’identità dell’operatore e l’effettiva appartenenza allo staff dell’azienda per la quale dice di lavorare.

È importantissimo non essere troppo frettolosi ma richiedere un eventuale ulteriore contatto per poter valutare la proposta e pretendere comunque sempre un contratto scritto.

Se sei vittima di una truffa, contatta i nostri sportelli o chiedi l’apertura di una pratica online:

 

 

 

 

 

Vediamo nello specifico le modalità più diffuse con cui queste truffe vengono effettuate e come ci si può difendere.

1)Phishing

Consiste nell’invio di una e-mail dall’aspetto simile a quelle normalmente inviate dalla propria compagnia di fornitura che molto spesso fa riferimento a delle bollette false.

Questa comunicazione può contenere un link che, dopo essere stato cliccato, richiede l’inserimento di password, codici e/o dati personali, oppure può contenere un file che, una volta scaricato, recupera automaticamente informazioni riservate o confidenziali e/o codici oppure ancora può illustrare procedure per ottenere un conguaglio dovuto a precedenti pagamenti che non coincidono con il reale consumo o diversamente l’invito a pagare una morosità inesistente sulla fornitura.

Cosa fare in caso di ricezione di e-mail sospette?

  • non aprire o cliccare sui link presenti all’interno dei testi, né scaricare o aprire allegati
  • evitare di condividere informazioni sensibili con il mittente
  • non firmare documenti senza prima leggerli attentamente
  • verificare l’autenticità attraverso i canali di contatto ufficiali della propria compagnia di fornitura

2) Truffa telefonica

Consiste in un contatto telefonico, in orari anche improbabili, ove i truffatori avvisano la vittima di inesistenti morosità sulle precedenti bollette oppure annunciano anche la “fine del mercato di tutela di luce e gas” e l’urgenza di cambiare fornitore, cercando di estorcere i dati presenti sulla bolletta.

I truffatori potrebbero quindi cercare di ottenere i dati del conto corrente del malcapitato oppure i dati della fornitura per procedere alla migrazione del contratto.

 

Spesso vi sono elementi comuni alle varie truffe che possono far insospettire:

  • il numero del mittente non appare visibile sul display del telefono
  • la telefonata avviene in orari insoliti(anche in tarda serata)
  • per accedere alla banca o al conto alle Poste viene avanzata una richiesta di dati sensibili

Può capitare che in caso di rifiuto a “collaborare” da parte di chi riceve la telefonata, possano essere avanzate delle “minacce” come ad esempio: “Se non paga subito domani resterà senza corrente/gas”, oppure prospettate delle condizioni contrattuali particolarmente vantaggiose (ed inverosimili), come ad esempio: “Se passa alla nostra compagnia non dovrà più pagare gli oneri di distribuzione, il contatore e gli oneri generali di sistema”, “Noi garantiamo il miglior prezzo sul mercato e senza aumenti di tariffa”.

In casi del genere:

MAI condividere i propri dati personali o quelli delle bollette o addirittura le credenziali di accesso al conto corrente bancario o postale;

i codici POD/PDR sono già necessariamente in possesso del proprio fornitore: se l’operatore telefonico, che si spaccia dipendente della propria compagnia fornitrice, li richiede è perché non lavora per quella compagnia

EVITARE di utilizzare nella conversazione telefonica termini come “si” o “confermo” che potrebbero essere utilizzati per una attivazione fraudolente di un contratto

-prima di attivare un contratto tramite call center farsi inviare una proposta commerciale oppure attivare il contratto on line così da aver il tempo di poter consultare con calma l’offerta ed eventualmente anche contattare i canali ufficiali della compagnia.

3) Truffa porta a porta

Può capitare che gli operatori presenti sul mercato utilizzino dei propri agenti porta a porta per la presentazione di offerte commerciali.

Allo stesso modo, però, è possibile imbattersi in operatori/addetti di varie compagnie luce/gas che, illustrando delle condizioni contrattuali migliorative, hanno lo scopo di ottenere i dati necessari per procedere all’attivazione di un nuovo contratto (anche senza la volontà dal malcapitato).

E’ anche possibile imbattersi in un “finto esattore” (cioè un truffatore che si presenta in casa chiedendo il pagamento di presunte bollette arretrate), oppure il “finto tecnico” che, per testare il funzionamento del contatore, chiede oggetti in oro o in argento.

In casi come questi è opportuno:

  • chiedere SEMPRE a chi suona il campanello di mostrare il tesserino di riconoscimento con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento dell’agente
  • non versare MAI somme di denaro a domicilio: per legge, a domicilio, non è autorizzata alcuna attività di riscossione o restituzione di denaro per conto della propria compagnia di fornitura
  • non fornire bollette o codici PODo PDR, necessari per operare un passaggio da un fornitore a un altro
  • non firmare documenti senza aver prima consultato il proprio fornitore

4) Truffa delle bollette false

Altra modalità per truffare i consumatori è quello di emettere delle bollette false, identiche a quelle originali ed in cui si chiede di saldare una morosità (che in realtà è inesistente.

Si ricordi che la mora, ove e quando dovuta, viene sempre calcolata dal proprio fornitore in aggiunta alla normale bolletta e che, in caso di mancato pagamento di una bolletta, la compagnia invia un sollecito di pagamento e mai una nuova bolletta.

 

Si consiglia in tutti i casi sino ad ora illustrati, ove sorgano dubbi o perplessità di qualsiasi tipo, di accertare la propria situazione/posizione contattando direttamente i canali ufficiali del proprio fornitore.

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Piemonte con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. DM 10.08.2020