La Corte di Cassazione ha statuito che per i veicoli sottoposti al fermo amministrativo “fiscale”, iscritto dalla ex Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossione) e dalle società di riscossione (SORIS, I.C.A., SOGET etc), è fatto espresso divieto circolare, pena la sanzione di € 1.984 a € 7.937,00, oltre alla sanzione accessoria della revoca della patente per il conducente e la confisca del veicolo.
La decisione (v. Corte di Cassazione 16787-2022) si pone in contrasto con la circolare del Ministero dell’Interno n. 300/a/559/19/101/20/21/4 che invece esclude la sanzione per chi circola con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo fiscale ed è palesemente penalizzante per il consumatore il quale rischia di vedersi confiscare l’autoveicolo, e vederlo venduto all’asta, per un debito spesso molto contenuto e assai inferiore al valore della vettura stessa oltre che vedersi ritirare la patente.
Invitiamo tutti i consumatori a verificare presso un’agenzia ACI o presso il P.R.A. (pubblico registro auto) l’eventuale presenza di fermi amministrativi sulle vetture di proprietà e, in caso positivo, ad astenersi dalla circolazione.
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