NON HA MANTENUTO LA PROMESSA ELETTORALE SOTTOSCRITTA ADERENDO ALLA CAMPAGNA “SAI CHI VOTI”
La campagna “Sai chi voti” chiedeva di introdurre nei primi 100 giorni di mandato audizione pubbliche per le nomine nelle municipalizzate
Torino, 17 ottobre 2016 – Bocciati 10 sindaci su 12 aderenti alla campagna “Sai chi voti”, promossa da Riparte il futuro, Transparency International, Associazione Pubblici Cittadini, Action Aid, Movimento Consumatori, Carte in regola e altre organizzazioni della società civile. Solo i Sindaci di Savona e Novara hanno dato attuazione alla promessa elettorale di introdurre una norma che preveda audizioni pubbliche nelle municipalizzate.
Diverse le situazioni venutesi a creare con i neo Primi Cittadini: si passa dal Sindaco di Torino – Chiara Appendino – che ha proceduto con nomine “tradizionali” (per il Presidente AMIAT e per un Consigliere TRM), a Virginio Merola – Sindaco di Bologna – che ha proceduto anch’esso con nomine tradizionali non tenendo neanche in considerazione il rilievo di una consigliera di una lista civica che faceva memoria degli impegni presi.
Non di meno la Prima cittadina della Capitale Virginia Raggi che per ATAC ha proceduto con nomine vecchio stampo, sino a giungere ai silenzi di Davide Galimberti Sindaco di Varese e alle indicazioni del Sindaco di Gallarate Andrea Cassani che ha testualmente dichiarato come “le audizioni pubbliche non sono la nostra priorità”.Ad oggi il Comune di Latina ha comunicato che sta procedendo alla stesura di Indirizzi per la nomina di rappresentanti nelle municipalizzate, mentre il Consiglio Comunale di Trieste ha sì approvato una delibera per nuove norme per le nomine nelle municipalizzate, ma in essa non si fa alcun riferimento a audizioni pubbliche. Anche i Sindaci di Caserta, Brindisi e Vittoria hanno indicato che stanno approvando un regolamento nomine che si dovrebbe ispirare alla Campagna “Sai chi voti”, ma non vi è traccia e in ogni caso tutto avverrà dopo i 100 giorni di promessa elettorale.
“Appendino è bocciata -come tanti sindaci neoeletti – perché non ha mantenuto un’elementare promessa sottoscritta e visibile a tutti visitando il sito della campagna www.saichivoti.it. È la conferma che le parole trasparenza e cambiamento per molti Sindaci sono solo orpelli mediatici. Tra politici di vecchio e nuovo conio nessuna differenza: lo stile pare proprio lo stesso” , dichiara Federico Anghelé di Riparte il futuro.
“E’ sconsolante verificare come una richiesta sottoscritta pubblicamente nel corso della campagna elettorale aderendo a http://www.saichivoti.it/ (visitando il sito è possibile trovare i documenti pervenuti) non venga presa in considerazione e, anzi, in alcuni casi pubblicamente confutata. I silenzi, le nomine secondo le vecchie regole non differenziano alcuna forza politica, anche quelle che hanno conquistato il proscenio politico gridando all’onestà e alla trasparenza. Ma gli elettori hanno la memoria lunga e noi continueremo la nostra battaglia per raggiungere l’obiettivo di audizioni pubbliche nelle nomine nelle municipalizzate”, conclude Anghelé.
“Con delusione constatiamo che la trasparenza nelle nomine è diventata da subito una delle cifre distintive della neo sindaca di Torino. Al netto delle promesse elettorali sono tre mesi che chiediamo un incontro per entrare nel merito della questione audizioni pubbliche. Dalla nostra richiesta di inizio luglio, la prima data utile proposta dalla sindaca per un incontro è stata il 31 ottobre, salvo poi rinviarla al 24 novembre 2016 e procedere a nomine nel frattempo sia in AMIAT sia in TRM. Essere così ‘schizofrenici’ in soli quattro mesi significa come minimo aver poco rispetto per la propria immagine e la parola data, dichiara Alessandro Mostaccio- presidente del Movimento Consumatori Torino- vedremo cosa ci dirà il 24 novembre.