Nei giorni scorsi molti utenti dell’area di Torino si sono visti recapitare un conguaglio “per anomalia tecnica” anche di qualche centinaio di euro, per importi non fatturati da luglio 2021 relativi ai consumi di elettricità nelle utenze domestiche.
Le bollette scadono tra fine luglio e inizio ad agosto, in un periodo nel quale gran parte degli utenti sono in vacanza e non sono in condizione di verificare e presentare reclami.
La nostra associazione ritiene che sia un comportamento lesivo dei diritti dei consumatori e che le richieste – successive agli aumenti che hanno colpito il mercato – comportino una violazione di quanto previsto dalla normativa in materia di concorrenza, in quanto va a sfalsare le dinamiche del “mercato libero”: per un intero anno sono stati richiesti inferiori ai consumi (in ogni caso da verificare) e solo ora, all’improvviso, arriva un mega conguaglio.
Gli errori nella fatturazione – come affermato dalla stessa IREN “per un’anomalia tecnica” – non possono ricadere sui consumatori e l’offerta di un buono di 15 euro da spendere su Amazon non pare idoneo a risarcire il danno causato.
Ciò non ha reso possibile il confronto del piano tariffario applicato rispetto a quello di altri concorrenti di IREN e non ha posto in condizione i consumatori di conoscere il prezzo dei propri consumi ed intervenire sui propri stili di vita, ad esempio limitando l’utilizzo del condizionatore o dell’asciugatrice.