
Dal 2011 sono molto diffusi sul web i siti che operano nella cosiddetta formula del “social shopping”, ovvero vendita di beni o servizi a seguito di raggiungimento di un numero minimo di aderenti. Ma quando ci sono problemi, quali sono i diritti?
Groupon, Groupalia, Let’s bonus sono i siti che vanno per la maggiore. Si tratta di portali che permettono ai consumatori di acquistare tramite “coupon“, a prezzi molto scontati, cene in ristoranti o pizzerie, trattamenti estetici, viaggi, prodotti elettronici e non solo. I beni e servizi sono erogati e venduti da terzi (“partner”) che, grazie a numeri elevati di clienti, dovrebbero essere in condizione di ridurre i prezzi.
Quando però si verificano problemi, ad esempio in caso di “overbooking” (difficoltà o impossibilità a prenotare per un eccessivo numero di richieste) o i beni sono difettosi, chi è responsabile nei confronti del consumatore? Come e da chi ottenere rimborsi? Come e quando si può recedere? Come far valere la Garanzia legale?
Gli sportelli del Movimento Consumatori aiutano gli utenti del social shopping ad essere tutelati nei propri acquisti.