Tra il gennaio 2021 e il gennaio 2022 il costo medio del kilowattora nel mercato tutelato è aumentato del 129,46%, quella del metro cubo di gas del 94,33%.
Le bollette impazzano. Il dibattito si accende.
Il governo ha fatto qualcosa? Molto? Poco? Niente? Ma, al di là del governo, noi cosa possiamo fare? Oltre a cambiare le lampadine a incandescenza con quelle a led, si intende.
Per molti, da sempre e sempre di più oggi, la risposta è il mercato libero. La concorrenza conviene al consumatore.
Tanto che si è arrivati a ipotizzare un risparmio di 1,3 miliardi di euro, se tutti abbandonassero il sistema di maggior tutela per il libero mercato.
Ma è vero? I dati non sembrano d’accordo. Il mercato in Italia, spesso, non conviene.
È la stessa autorità garante del settore a confermarlo. Secondo il rapporto Arera sul libero mercato del 1 febbraio spesso gli utenti che nel corso del 2021 hanno abbandonato il sistema di tutela lo hanno fatto a costi maggiorati; come del resto la maggior parte delle tariffe presenti sul sito ufficiale di Arera – Portale Offerte – è più cara, in definitiva, proprio di quella del mercato tutelato.
Paradossi di un libero mercato all’italiana in cui tra “costo della materia energia”, “oneri di sistema”, “Imposte”, la bolletta è diventata davvero trasparente… Talmente trasparente da essere invisibile, illeggibile.
Certo il mercato, la concorrenza, può essere un’opportunità. Ma con competenza e attenzione. Da utenti dobbiamo attrezzarci.
Mai sottoscrivere un nuovo contratto senza avere prima ricevuto una copia scritta con tutte le condizioni economiche applicate. E senza prima aver verificato che tra queste ci sia la scheda di confrontabilità, obbligatoria per legge e unico strumento che permette davvero di valutare la convenienza delle tariffe che andremo a pagare rispetto a quelle del mercato tutelato. Pretendiamola, la scheda di confrontabilità! E se non c’è? Bè, fate voi. Se invece c’è perdiamoci del tempo. Studiamola, e con attenzione.
Poi ci sarebbe molto da fare anche da parte del regolatore. Per evitare che il mercato libero diventi una trappola bisogna intervenire sulla bolletta. Non solo eliminando definitivamente oneri impropri ma arrivando, finalmente, a una semplificazione delle tariffe. Nei supermercati abbiamo imposto di mettere in evidenza un prezzo al kg, non sarebbe ora di arrivare almeno a qualcosa di simile a una tariffa secca: un tot al kw/smc e al massimo un costo fisso, chiaro, annuo? Troppo semplice? Troppo facile comparare i prezzi?
Sul caro bollette, guarda anche su GRP la trasmissione CARO BOLLETTE DIFENDIAMOCI! dove è intervenuto Alessandro Mostaccio, presidente di MC Torino e Segretario nazionale del Movimento Consumatori
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