
In questo periodo di emergenza sanitaria ci siamo ormai quasi abituati a trascorrere le nostre giornate in casa: siamo diventati smart workers, abbiamo trovato modi alternativi per rilassarci, divertirci e continuare a praticare le attività che di solito svolgiamo altrove; in molti casi ne abbiamo anche scoperte di nuove, dalla cucina allo yoga.
A quante di queste occupazioni, però, potremmo dedicarci senza usare un computer, un televisore, un tablet, un aspirapolvere, un forno…?
In questa situazione inevitabilmente il nostro consumo energetico domestico aumenta; è il momento giusto, quindi, per ripensare i nostri comportamenti quotidiani e acquisire delle buone abitudini che, anche dopo la fine dell’emergenza, ci aiuteranno a risparmiare e a ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Ecco qualche consiglio.
– Quando si acquistano elettrodomestici nuovi, prestare attenzione alla classe di consumo energetico: scegliere quelli di classe A o superiore.
Illuminazione
– Sfruttare il più possibile la luce naturale.
– non dimenticare le luci accese uscendo da una stanza.
– Acquistare preferibilmente lampadine al Led, che consumano meno e durano più a lungo rispetto a quelle a incandescenza.
TV e computer
– Attivare la regolazione automatica della luminosità dello schermo, in modo che si adatti alle condizioni ambientali.
– Non lasciare i dispositivi in stand-by per lungo tempo.
– Nei computer, regolare in modo oculato le impostazioni relative all’alimentazione e al consumo energetico.
– Staccare dalla corrente gli alimentatori dei computer quando non servono.
Frigorifero e freezer
– Pulirli e sbrinarli regolarmente.
– Impostare il termostato a una temperatura intermedia.
– Sistemare gli alimenti in modo ordinato, per evitare lunghe ricerche con gli sportelli aperti.
– Lasciar raffreddare i cibi prima di riporli.
Lavatrice
– Usarla il più possibile a pieno carico e preferibilmente di sera.
– Non programmare lavaggi a temperature molto elevate, se non per esigenze particolari: per il bucato domestico in genere è sufficiente lavare a 40°.
L’iniziativa è realizzata grazie al contributo delle volontarie del servizio civile di MC Torino e Arci Servizio Civile Piemonte e rientra nel programma “Pillole di Sopravvivenza domestica“: suggerimenti e informazioni, che l’associazione vuole offrire ai consumatori torinesi nelle spese e nella gestione della quotidianità nel periodo di emergenza Coronavirus.