CONTINUA IL MONITORAGGIO DEL MOVIMENTO CONSUMATORI SULLA LIBERALIZZAZIONE DELLA VENDITA DI FARMACI DA BANCO E DI AUTOMEDICAZIONE

Nell’’estate del 2006 con il Decreto Legge n. 223/06 convertito nella Legge n. 248/2006 è stata avviata la liberalizzazione dei farmaci da banco e di automedicazione: il testo di legge sopra citato all’’art. 5 prevede che:
“1. Gli esercizi commerciali di cui all’articolo 4, comma 1, lettere d), e) e f), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, possono effettuare attività di vendita al pubblico dei farmaci da banco o di automedicazione, di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, e di tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica, previa comunicazione al Ministero della salute e alla regione in cui ha sede l’esercizio e secondo le modalità previste dal presente articolo. E’ abrogata ogni norma incompatibile.
2. La vendita di cui al comma 1 e’ consentita durante l’orario di apertura dell’esercizio commerciale e deve essere effettuata nell’ambito di un apposito reparto, alla presenza e con l’assistenza personale e diretta al cliente di uno o più farmacisti abilitati all’esercizio della professione ed iscritti al relativo ordine. Sono, comunque, vietati i concorsi, le operazioni a premio e le vendite sotto costo aventi adoggetto farmaci”.
Già nell’ottobre 2006 il Movimento Consumatori con una mini inchiesta aveva verificato la portata applicativa di tale riforma, monitorando il numero di punti vendita in Torino e prima cintura che avevano provveduto ad aprire al loro interno una parafarmacia, i prezzi applicati in questi punti vendita e confrontando tali prezzi con quelli applicati da alcune farmacie in Torino.

Dall’indagine era emerso che i punti commerciali diversi dalle farmacie in cui era possibile acquistare farmaci erano ancora pochi e inseriti in grandi centri commerciali e che, su un campione di 15 farmaci da banco e di automedicazione fra i più consumati, il risparmio medio era del 25-30%; era altresì emerso che le farmacie avevano “reagito” alla novità applicando uno sconto generalizzato del 10%.
A distanza di 6 mesi dalla prima inchiesta, la nostra Associazione intende continuare il monitoraggio sulla diffusione dei punti vendita dei farmaci e sui prezzi applicati; il Movimento Consumatori intende altresì verificare l’’attuazione della liberalizzazione anche dal punto di vista del cittadino-consumatore.

Ci aiuterete così a verificare la reale portata applicativa di questa riforma, consentendoci anche di avanzare eventuali proposte di modifica e/o correzione, al fine di una tutela il più consapevole ed informata del consumatore, in una sfera – quale quella dei farmaci – che coinvolge il diritto fondamentale di ognuno di noi alla salute.