AUTUNNO CALDO PER I VIAGGIATORI: I FALLIMENTI MY AIR, SKYEUROPE E TODOMONDO PORTANO IL CAOS, LE INDICAZIONE DEL MOVIMENTO CONSUMATORI TORINO

MY AIR. Già da inizio luglio 2009 il Movimento Consumatori Torino ha iniziato a ricevere numerose segnalazioni da parte di turisti che, dopo aver prenotato un volo con la compagnia aerea My Air, si sono poi trovati a subire gravi disagi a causa di cancellazioni o ritardi dovuti ad una (già) difficile situazione della società. Dopo il 24 luglio, giorno in cui l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) è giunto a sospendere a quest’ultima la licenza, ancor più numerose persone hanno preso contatto con l’associazione per sapere come muoversi. A coloro cui non fosse stata riconosciuta da My Air una soluzione di volo alternativo è stato da subito consigliato di inviare una raccomandata a.r. alla sede legale della compagnia chiedendo la risoluzione del contratto, il rimborso del biglietto ed eventualmente, qualora ne ricorressero i presupposti, la compensazione pecuniaria (forma di risarcimento forfetario, variabile dai 250 ai 600 euro a seconda della tratta, previsto dal Regolamento CE 261/2004). Oggi la società è fallita: decine sono le richieste che l’associazione ha già ricevuto da parte di consumatori che non sanno come muoversi. L’unica cosa da fare è presentare un’istanza di ammissione al passivo (anche a mezzo raccomandata a.r.) al Tribunale ove ha luogo il procedimento fallimentare. Si tratta senza dubbio di una strada tortuosa: i tempi sono lunghi e non è detto che si riesca ad ottenere qualcosa, a maggior ragione se si considera che gli sfortunati passeggeri sono semplici creditori chirografari e che le loro pretese saranno soddisfatte solo dopo quelle di tutti i creditori privilegiati (lavoratori, fornitori ecc.).
SKYEUROPE. Di fronte ad uguali problematiche si trovano coloro che hanno acquistato un volo dalla compagnia Skyeurope, fallita anch’essa, con l’aggravante che in questo caso per ottenere il rimborso del dovuto occorre insinuarsi nel passivo del fallimento seguendo le norme previste dal diritto slovacco (la società ha sede in Slovacchia). I passeggeri in possesso di un biglietto aereo Skyeurope non ancora partiti hanno, peraltro, la possibilità di usufruire di voli alternativi messi a disposizione da diversi vettori che, a soccorso dei malcapitati, propongono tariffe davvero agevolate: si tratta delle compagnie Wizz Air (per chi abbia un biglietto con partenza prevista tra il 1 settembre 2009 ed il 26 marzo 2010 il costo è di 30 euro, tasse comprese, da Praga a Milano, Bergamo, Napoli, Roma-Fiumicino, Venezia/Treviso), Smart Wings (49 euro tasse incluse da Praga a Parigi, Roma- Fiumicino, Valencia e Malaga, offerta valida fino al 15 settembre), Czech Airlines (50 euro per tutti i biglietti Skyeurope acquistati prima del 31 agosto 2009), Ryanair (25 euro tasse incluse per i voli da/a Bratislava da/a Alicante, Barcellona, Bruxelles, Roma, Liverpool, Londra, da prenotare entro il 20 settembre per viaggi previsti fino al 17 dicembre) ed Easyjet (40 euro per le seguenti tratte: Londra – Praga – Londra; Londra – Vienna – Londra; Milano – Praga – Milano; offerta valida fino all’8 settembre 2009). In tutti i casi in cui il volo (My Air o Skyeurope) sia stato acquistato all’interno di un pacchetto turistico “tutto compreso” il consumatore potrà ovviamente cercare di far valere le proprie ragioni nei confronti del venditore (agenzia viaggi) o del tour operator, i quali ne risponderanno ciascuno secondo le rispettive responsabilità.
TODOMONDO. Il Movimento Consumatori è stato ed è letteralmente sommerso di richieste di assistenza anche da parte di turisti che hanno acquistato pacchetti turistici dal tour operator Todomondo, fallito dopo aver interrotto l’attività già il 25 luglio scorso dopo mesi di cancellazioni e disservizi. C’è la possibilità in questo caso di presentare istanza di rimborso al Fondo di Garanzia del consumatore di pacchetto turistico, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Esso interviene, infatti, in caso di insolvenza o fallimento del venditore o dell’organizzatore di pacchetti turistici e provvede al rimborso del prezzo versato, al rimpatrio del consumatore in caso di viaggi all’estero e a fornire immediata disponibilità economica in caso di rientro forzato di turisti da Paesi extracomunitari in occasione di emergenze imputabili o meno al comportamento dell’organizzatorei. Attenzione, però: il Fondo interviene esclusivamente per i pacchetti turistici venduti con contratti stipulati in Italia da un’agenzia autorizzata, mentre non opera quando il viaggio è stato organizzato autonomamente dal turista (via internet).
ALTRI TOUR OPERATOR. E’ sempre più ricorrente infine l’apertura di pratiche in caso di “vacanze rovinate” a causa dell’inadempimento da parte di tour operator dei servizi promessi. L’Associazione ricorda ai turisti piemontesi che, al fine di poter ottenere il risarcimento dei danni subiti, il Codice del Consumo impone al consumatore di sporgere reclamo mediante l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento entro e non oltre dieci giorni lavorativi dalla data del rientro nel luogo di residenza.

Per avere maggiori informazioni e assistenza è possibile rivolgersi direttamente al Movimento Consumatori.